LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO FULMINAZIONE
La modalità per effettuare la stima del rischio di fulminazione dovuto a tutti i possibili effetti del fulmine su una struttura (ad esempio un edificio) e/o su un impianto è descritta nella norma CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2) e prevede una specifica procedura di calcolo. L’applicazione di tale procedura di valutazione del rischio fulminazione è complessa ed articolata, e richiede specifiche competenze sull’argomento, esperienza e professionalità.
La valutazione del rischio fulminazione effettuata secondo la norma CEI EN 62305-2 (CEI 81-10/2) può portare a due conclusioni:
– se il rischio fulminazione, calcolato per la specifica struttura, risulta minore del rischio tollerabile (RT), non è necessario procedere all’installazione di sistemi di protezione contro il fulmine e la struttura si definisce “auto protetta” dal rischio fulminazione;
– se il rischio fulminazione totale calcolato risulta maggiore del rischio tollerabile RT, dovranno essere adottate idonee misure di protezione quali ad esempio captatori, gabbie di Faraday, scaricatori, etc.
OBBLIGHI DEL DATORE DI LAVORO
La valutazione del rischio fulminazione è parte integrante del documento di valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori che il datore di lavoro deve effettuare, in accordo con le prescrizioni del D.Lgs. 81/08. Nello specifico, l’art. 80 impone al datore di lavoro di effettuare una valutazione del rischio di fulminazione diretta ed indiretta.
COSA PUO’ FARE ESA PROGETTI PER VOI?
ESA Progetti provvede alla valutazione del rischio fulminazione conforme ai requisiti legislativi.
I tecnici di ESA Progetti sono a completa disposizione per informazioni e chiarimenti compilando l’apposito form contatti.